L'analisi della struttura della risonanza magnetica rivela alterazioni non lineari graduali della materia grigia frontale in pazienti con psicosi precoce
Psichiatria molecolare (2023) Citare questo articolo
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Sebbene le anomalie della materia grigia (GM) siano presenti fin dalle prime fasi della psicosi, i cambiamenti sottili/minuscoli potrebbero non essere rilevati dalla volumetria convenzionale. L'analisi della struttura (TA), che consente la quantificazione della complessa interrelazione tra i contrasti a livello del singolo voxel, può catturare sottili cambiamenti GM con maggiore sensibilità rispetto al volume o allo spessore corticale (CTh). Abbiamo eseguito TA tridimensionale in nove regioni di interesse GM (ROI) utilizzando immagini di risonanza magnetica T1 di 101 pazienti con psicosi al primo episodio (FEP), 85 pazienti ad alto rischio clinico (CHR) per psicosi e 147 controlli. Tramite l'analisi delle componenti principali, sono state selezionate tre caratteristiche della matrice di cooccorrenza a livello di grigio – misura informativa della correlazione 1 (IMC1), autocorrelazione (AC) e differenza inversa (ID) – per analizzare la struttura corticale nelle ROI che mostravano un cambiamento significativo nella volume o CTh nei gruppi di studio. Riduzioni significative del volume GM e del CTh di varie regioni frontotemporali sono state riscontrate nel FEP rispetto ai controlli. Un aumento dell'AC frontale è stato riscontrato nel gruppo FEP rispetto ai controlli dopo aver aggiustato i cambiamenti di volume e CTh. Mentre il volume e il CTh erano preservati nel gruppo CHR, è stato riscontrato un aumento non lineare per stadi dell'IMC1 frontale, che superava sia i controlli che il gruppo FEP. L’aumento dell’IMC1 frontale è stato anche associato a una minore gravità dei sintomi positivi attenuati nel gruppo CHR, mentre né il volume né il CTh lo erano. I risultati del presente studio suggeriscono che l'IMC1 frontale può riflettere cambiamenti GM sottili e dinamici e la sintomatologia dello stadio CHR con maggiore sensibilità, anche in assenza di anomalie GM grossolane. Vengono esplorati e discussi alcuni meccanismi strutturali che possono contribuire ai cambiamenti della struttura (ad esempio, lamina corticale macrostrutturale, neuropilo/mielinizzazione, riorganizzazione corticale) e le loro possibili implicazioni. La texture può essere uno strumento utile per indagare sulle anomalie GM sottili e dinamiche, specialmente durante il periodo CHR.
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